Tra pista ciclabile e campi coltivati, presto a Dalmine si potranno vedere dei cumuli di ciottoli, circondati da arbusti. Ecco cosa sono e a cosa servono.
Seminascosti dagli arbusti, piccoli cumuli di ciottoli sono apparsi in quel di Dalmine. Si trovano tra la pista ciclabile e i campi che costeggiano il fiume Brembo e costituiscono piccoli rifugi per anfibi e rettili endemici.
Sono stati realizzati nell’ambito del progetto Natura vagante e rispondono all’esigenza di preservare la biodiversità: a livello di specie ma anche di ecosistema.
Gli habitat pietrosi simulati dai cumuli, infatti, sono piuttosto rari in natura. Si formano quando i torrenti cambiano il proprio tragitto, abbandonando un alveo per un altro.
Quello che si lasciano alle spalle è un paesaggio di ciottoli levigati, tra cui mettono radice erbe selvatice abituate ai terreni facilmente percolabili. Tra le anse di sassi, anfibi come il rospo smeraldino, o rettili quali ramarri, biacchi, saettoni e lucertole muraiole, trovano invece pietre calde su cui crogiolarsi e anfratti umidi dove ripararsi all’occorrenza.
Un paesaggio all’apparenza arido e abbandonato si rivela così una piccola parentesi, selvaggia e rara, tra strade e campi coltivati.