Skip to content

Dalmine

Miglioramento ecologico e paesaggistico di area agricola lungo il Brembo

Le praterie xerotermiche sono habitat antichi e prioritari per l’Unione Europea. Sono infatti l’eco nel tempo di ambienti che si sono diffusi sulla Terra migliaia di anni fa, dopo l’ultima grande glaciazione.

Prima

In Lombardia, questo tipo di praterie sono rare e sempre più degradate, specie quelle dell’alta pianura. A Dalmine, lungo il corso del fiume Brembo, un campo coltivato sarà convertito in un prato arido parzialmente arbustato, utile anche alla transumanza dei pastori.

Dopo

Natura Vagante amplierà la superficie occupata da queste peculiari praterie, habitat ad alta biodiversità, sostenendo le popolazioni delle piante erbacee tipiche e della fauna invertebrata ad esse legata.

Natura Vagante amplierà la superficie occupata da queste peculiari praterie, habitat ad alta biodiversità, sostenendo le popolazioni delle piante erbacee tipiche e della fauna invertebrata ad esse legata.

Dopo

Chi verrà qui

La creazione di cumuli di ciottoli e di un sistema di siepi avranno la specifica funzione di creare condizioni favorevoli alla nidificazione e al sostentamento in inverno dell’avifauna, in particolare di quella legata agli ambienti aperti, ad esempio succiacapre (Caprimulgus europaeus), averla piccola (Lanius collurio) e, in inverno, zigoli gialli (Emberiza citrinella) e muciatto (Emberiza cia).

tavola di progetto

Sfoglia la gallery del progetto

L’ambito della pianura bergamasca è stato, ed è tuttora, altamente impoverito di habitat umidi naturali o seminaturali, che aiutino la conservazione delle specie anfibie tipiche di queste zone.

Da qui l’importanza di questo intervento, che consiste nella trasformazione di un ex depuratore in un sito di limitate dimensioni ma grande valore naturalistico.

Prima

L’area in questione da anni verteva in uno stato di abbandono. Rovi e altre specie vegetali invasive ne avevano fatto il loro aggrovigliato nido. Le vasche principali, per quanto piene d’acqua, erano inutilizzabili da parte della piccola fauna a causa delle pareti di cemento verticali.

Dopo

Natura Vagante è intervenuta in due modi. Da un lato ha rimodellato la forma delle vasche, abbassandone le pareti di contenimento e realizzando rampe d’accesso per renderle fruibili anche a rane, rospi e altre preziose specie anfibie. Dall’altro ha sostituito le specie vegetali invasive con piante e arbusti originali del territorio, funzionali all’arrivo e alla preservazione della fauna locale.

Chi verrà qui

In particolare, le raccolte d’acqua sono state progettate per consentire la riproduzione di anfibi a rischio come la Rana di Lataste (Rana latastei), il Rospo smeraldino italiano (Bufotes balearicus), la Raganella italiana (Hyla intermedia), il Tritone punteggiato (Lissotriton vulgaris) e il Tritone crestato italiano (Triturus carnifex).
L’opera rappresenta dunque un punto strategico per la conservazione della flora e della fauna acquatiche.

Passerelle di legno consentiranno a grandi e piccini di esplorare questi ambienti e di tornare ad adocchiare e ascoltare le voci gracidanti dei loro occupanti.