A Bonate Sotto il canto degli uccelli

Il Comune di Bonate Sotto sarà protagonista di uno degli interventi di Natura vagante. Boschi e siepi di specie autoctone porteranno ombra e aria pulita agli abitanti di Mezzovate. Con fiori e frutti arriveranno anche specie diverse di avifauna

A Mezzovate un piccolo bosco sta prendendo vita. Se vi passate ora, troverete tanti giovani alberi sbucare timidi dai loro sostegni. A piantarli sono stati i lavoratori di Coopcomunità, per conto del progetto Natura Vagante.


Ciliegi, rose canine, prugnoli e sambuchi sono solo alcune delle specie che, nel giro di qualche anno, metteranno fiore, ravvivando le sponde del Lesina di bianco e di rosso.
La presenza di questi alberi non è soltanto un valore estetico aggiunto, ma anche un prezioso sostegno alle specie animali che abitano i nostri territori. Per molti uccelli, ad esempio, le piante rappresentano un rifugio, una fonte di cibo e delle preziose vie di comunicazione. Il rafforzamento della vegetazione ha una funzione di tutela ambientale complementare al lavoro svolto dalle riserve e dai parchi. Rende gli ambienti fortemente urbanizzati più vivibili e penetrabili dalle altre specie, consentendo il loro spostamento, aiutando la riconnessione tra ecosistemi e contrastando il problema della frammentazione degli habitat.


Rondini, rondoni, verdoni, capinere, codirossi e merli sono alcuni degli abitanti che tra tegole, grondaie e alberi e che, chi abita in questa zona, potrà sbirciare dalle finestre delle proprie case, mentre guizzano, cantano e volano oltre il vetro.
A chi abita in queste zone, inoltre, gli alberi forniranno ombra, un filtro naturale per l’aria e una barriera per i suoni.
Convivere con le altre specie, dunque, non solo è possibile ma anche auspicabile: si cresce proteggendo o incrementando la biodiversità, non depauperandola.

Uno degli obiettivi di Natura vagante è proprio rafforzare questa idea.

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