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Osio Sotto

Riqualificazione naturalistica di ex area industriale

L’ambito della pianura bergamasca è stato, ed è tuttora, altamente impoverito di habitat umidi naturali o seminaturali, che aiutino la conservazione delle specie anfibie tipiche di queste zone.

Da qui l’importanza di questo intervento, che consiste nella trasformazione di un ex depuratore in un sito di limitate dimensioni ma grande valore naturalistico.

Prima

L’espansione urbana di Osio Sotto e Osio Sopra ha separato due grandi aree agricole: quelle che circondano il Rio Morla e le Rogge, a nord-est, e quelle a sud di Osio Sotto, Boltiere e Verdellino. La barriera tra le due aree è rappresentata da una strada e da complessi residenziali e produttivi.

Dopo

L’obiettivo dell’intervento di Natura Vagante è quello di ristabilire la connessione, tra il sistema di campi, incolti, siepi interpoderali e canali irrigui posti tra il Parco agricolo del Morla e la porzione meridionale del PLIS del basso corso del fiume Brembo.

L’obiettivo dell’intervento di Natura Vagante è quello di ristabilire la connessione, tra il sistema di campi, incolti, siepi interpoderali e canali irrigui posti tra il Parco agricolo del Morla e la porzione meridionale del PLIS del basso corso del fiume Brembo.

Dopo

Chi verrà qui

A vantaggio della fauna di taglia medio-piccola è prevista la creazione di una via di comunicazione verde formata da alberi e arbusti e da un sottopasso stradale, che permetta agli animali un transito in sicurezza. Alcune specie che potranno beneficiare dell’intervento saranno il riccio europeo (Erinaceus  europaeus), il ramarro (Lacerta bilineata) e il rospo smeraldino (Bufotes balearicus).

tavola di progetto

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L’ambito della pianura bergamasca è stato, ed è tuttora, altamente impoverito di habitat umidi naturali o seminaturali, che aiutino la conservazione delle specie anfibie tipiche di queste zone.

Da qui l’importanza di questo intervento, che consiste nella trasformazione di un ex depuratore in un sito di limitate dimensioni ma grande valore naturalistico.

Prima

L’area in questione da anni verteva in uno stato di abbandono. Rovi e altre specie vegetali invasive ne avevano fatto il loro aggrovigliato nido. Le vasche principali, per quanto piene d’acqua, erano inutilizzabili da parte della piccola fauna a causa delle pareti di cemento verticali.

Dopo

Natura Vagante è intervenuta in due modi. Da un lato ha rimodellato la forma delle vasche, abbassandone le pareti di contenimento e realizzando rampe d’accesso per renderle fruibili anche a rane, rospi e altre preziose specie anfibie. Dall’altro ha sostituito le specie vegetali invasive con piante e arbusti originali del territorio, funzionali all’arrivo e alla preservazione della fauna locale.

Chi verrà qui

In particolare, le raccolte d’acqua sono state progettate per consentire la riproduzione di anfibi a rischio come la Rana di Lataste (Rana latastei), il Rospo smeraldino italiano (Bufotes balearicus), la Raganella italiana (Hyla intermedia), il Tritone punteggiato (Lissotriton vulgaris) e il Tritone crestato italiano (Triturus carnifex).
L’opera rappresenta dunque un punto strategico per la conservazione della flora e della fauna acquatiche.

Passerelle di legno consentiranno a grandi e piccini di esplorare questi ambienti e di tornare ad adocchiare e ascoltare le voci gracidanti dei loro occupanti.