Boltiere: una casa per i coleotteri

I lavori a Boltiere sono all’insegna del riuso: tutto ciò che può avere nuova vita viene recuperato. Così, i tronchi e i rami degli alberi tagliati diventeranno una casa per coleotteri, funghi e altre specie viventi.

Uno degli interventi previsti da Natura Vagante presso l’ex depuratore di Boltiere consiste in un rinnovo delle specie presenti. Via quelle invasive o provenienti da altre parti del mondo; sì a piante, arbusti e alberi compatibili con le zone umide e in grado di favorire l’arrivo e la permanenza della fauna locale.

Cosa fare però del legno tagliato? Il progetto prevede di accatastarlo accanto alle vasche, per favorire la formazione spontanea di habitat adatti ad insetti, anfibi e altri animali. Nei boschi e nelle zone umide, infatti, la presenza di legno morto è importantissima.

Questo rappresenta una casa per le specie che, come i picchi, lo scavano per nidificare. È anche una fonte di cibo per chi si nutre di larve o altri invertebrati mangiatori di legno in decomposizione. Per molti anfibi è un rifugio ideale: salamandre, tritoni, rospi e rane infatti vi trovano ombra e umidità anche durante i periodi più asciutti. 

In Lombardia sono più di mille le specie di coleotteri e altri invertebrati che necessitano di tronchi, ceppi e rami morti per mantenere il proprio ciclo vitale. Se molti di questi sono a rischio estinzione è proprio a causa della pulizia sistematica che gli esseri mani fanno nel sottobosco. Ma non solo gli animali a trarre beneficio dalla presenza di legno morto.

Il bosco stesso si rinnova grazie alla morte degli individui più anziani. Le piccole piante o i giorni alberi trovano sui tronchi deceduti un ambiente ideale, con umidità sempre molto elevata e gran quantità di sostanze nutritive. Allo stesso modo, sono più di 2000 le specie di funghi che senza tronchi e sfascimi non riuscirebbero a crescere. Si spera dunque che il legno accumulato diventi presto un ecosistema in miniatura, ricco di biodiversità.

Sono partiti i primi lavori a Boltiere

Sono iniziati i lavori all’ex depuratore dismesso. Al suo posto prenderà vita un sito naturalistico per la protezione delle specie anfibie locali, oggi a rischio di estinzione.

Tra sterpaglie, tubi e vasche di cemento, gli operai di Cooperativa Comunità si sono messi al lavoro. Obiettivo? Trasformare l’ex depuratore di Boltiere in un sito naturalistico, con cui dare riparo alla fauna e alla flora locali.

Negli scorsi giorni sono stati realizzati i primi interventi: la pulizia delle vasche, la sistemazione dei muretti perimetrali e sono stati stesi i teli benotonitici, quelli impermeabili! L’area è stata ripulita dai rovi e dagli alberi alloctoni o quelli morti. La legna è stata preservata e accatastata dietro le vasche. Questa servirà da riparo per gli insetti e la micro fauna.

Anche i pergolato già presente nell’area sarà rinnovato. Carteggio e pulizia: fatti! Ora non resta che deciderne il colore.

I lavori continueranno nei prossimi giorni con la realizzazione di una rampa di terra e legno che permetterà a specie come la Rana di Lataste, il Rospo Smeraldino, la Raganella Italiana o il Tritone Punteggiato di raggiungere l’acqua raccolta nelle vasche.

Allo stesso tempo, anche la vegetazione presente verrà modificata, sostituendo rovi ed altre specie invasive con arbusti e alberi tipici di queste zone.

Anche se poco esteso, il sito ristrutturato diventerà una piccola oasi per le specie del luogo, costrette a resistere in un territorio ad altissima densità abitativa e, per questo, sempre più ostico per la loro sopravvivenza.